Uniti contro la Crisi si, ma solo se allineati

Ieri sera (25 gennaio) in aula M di Scienze Politiche a Padova si è tenuta una conferenza tra studenti, lavoratori, comitati di difesa del bene comune. Momento che nasce dall’esigenza sempre più esplicita di trovare un’ampia convergenza tra tutte quelle soggettività che in questi mesi, in questi anni di profonda crisi economica, sentono il bisogno di non stare più in silenziosa passività ma di mettersi in gioco in prima persona e lottare per la riconquista di quegli spazi, fisici e non, di quei diritti, di quella dignità che sempre di più è sotto attacco e negata da una classe padronale allo sbando e intenta a scaricare il peso dei propri errori e degli orrori di questo sistema capitalistico sulle classi più deboli.

Durante questa conferenza si sono succeduti molti interventi e tutta la serata è stata mandata in diretta sul web per chi volesse seguirla da casa.

Eravamo in aula e abbiamo ascoltato quello che i relatori dicevano, con grande piacere ed interesse abbiamo apprezzato l’intervento di Girolamo De Michele, scrittore, redattore di Carmilla, incentrato sull’”Rogo dei libri proibiti” proposto dall’assessore alla cultura della provincia di Venezia, l’ex-missino-oggi-berlusconiano Speranzon che contiene i titoli di quegli scrittori che nel 2004 firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Battisti. Condividiamo appieno l’ analisi e la critica forte che ha fatto nei confronti di chi intende in questo paese censurare gli scrittori scomodi perché esprimono una presa di posizione frutto di una loro riflessione, di un loro giudizio, di una loro analisi personale.

Proprio per questo non possiamo che essere ancor più rattristati e delusi quando, collegandoci al sito di Global Project.info nella pagina che contiene il resoconto della conferenza notiamo la mancanza tra i nomi di chi ha fatto un intervento e nella raccolta video degli stessi di due relatori. Si tratta di Luca, studente di Scienze e Francesco, anch’esso studente di Scienze e militante del collettivo universitario 808.

Sicuramente si tratta di una svista, di una dimenticanza, perché crediamo sia impossibile credere che proprio questi due interventi, che indendevano portare un punto di vista, degli spunti di riflessione, siano stati volutamente omessi dal sito di Global Project.info perché evidentemente non in completo accordo con gli interventi dei relatori precedenti e successivi.

Sarebbe davvero spiacevole scoprire che la censura sia stata volontaria perché emergerebbe il preciso intento politico di eliminare le voci critiche.

La pratica di eliminare le voci fuori dal coro, tanto giustamente criticata da De Michele, se censura volontaria c’è stata, sarebbe stata proprio messa in pratica da chi si fa baluardo contro le discriminazioni, il razzismo, la xenofobia e il fascismo.

Insomma Uniti contro la Crisi si, ma solo se allineati.

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